Un mese in Giappone: persa tra la neve e la metropoli
Ciao ragazzi, ebbene sì, sono tornata in Giappone!
Questo viaggio è stato diverso dal solito per diverse ragioni, ho deciso di dividere tutto in diversi articoli nel blog suddividendo le diverse fasi del viaggio:
- i primi 3 giorni a Madarao
- 5 giorni ad Hakuba, nelle Alpi Giapponesi
- 2 settimane a Tokyo in cui ho fatto smart working
- ed infine Sapporo e Niseko (prima volta in Hokkaido!)
Inizio spiegandovi un po’ come mi sono organizzata.
Avrete sicuramente sentito parlare di Nomadi Digitali, lavori da remoto, Smart working e chi più ne ha più ne metta. La mia esperienza è stata un po’ un 50% prova di vita da Nomade Digitale! (Dico 50% perchè ho fatto anche ferie)
Il Volo: con Etihad da Milano
Ho iniziato a cercare i voli a Novembre e più o meno verso la fine del mese l’ho preso. Partendo da Trento ho valutato diverse combinazioni dai vari areoporti di Verona, Venezia e Milano. Alla fine quello più conveniente è stato un volo Etihad da Malpensa con 20kg di bagaglio in stiva incluso e un bagaglio a mano di 7kg a 600€.
Attrezzatura sportiva: snowboard in Aereo
Quest’anno, due tappe fondamentali del viaggio erano incentrate su località innevate in cui andare a sciare, abbiamo comprato una valigia apposita con cui imbarcare le nostre tavole da snowboard e tutta l’attrezzatura (caschi, scarponi, tute ecc.)
Internet
Nei due viaggi precedenti avevo preso il pocket wifi ma questa volta ho optato per una sim personale da inserire nel telefono. Ahimè la connessione non era top, o meglio, andava bene ma per lavorare avrei preferito una connessione più veloce. Fortunatamente, le occasioni in cui ho dovuto usare la Sim per lavorare non erano tante (ho usato più che altro le reti degli spazi di coworking e dell’ostello).
Per oggi mi fermo qui! Nel prossimo articolo vi racconterò dei primi 2 giorni a Madarao!